Il ceo di Ripple attacca il Bitcoin e il suo utilizzo. O meglio quello che lui stesso definisce “il tribalismo”dell’ambiente attorno a questa criptovaluta, che rappresenterebbe un limite alla crescita stessa di questo mercato. Brad Galringhouse non le manda di certo a dire sul tema.
Per quanto riguarda i Bitcoin non è stato l’unico nel tempo ma a quanto pare anche Steve Wozniak, il co-fondatore di Apple, sembra essere convinto che questa criptomoneta possa raggiungere i 100 mila dollari di quotazione. E per tale motivo starebbe puntando molto sulla stessa in materia d’investimenti.
Se per molto tempo l’unico problema per gli investitori in Bitcoin poteva essere la sua volatilità, ora ve ne è un altro: manca solo il 10% dei 21 milioni ancora minabili di questa criptomoneta.
Da quando il Bitcoin è arrivato sul mercato e ha dato il via al fenomeno delle criptovalute uno dei più grandi misteri è sempre stato quello della sua origine: non tanto a livello tecnico ma per quel che concerne il suo inventore.
Se c’è qualcosa che in ambito crypto è ormai una certezza sul lungo periodo è la contrarietà al Bitcoin di Jamie Dimon, presidente e CEO di JPMorgan Chase, il quale non ha mai fatto mistero di non “sopportare” questa materia prima.
Per quanto ancora sarà possibile considerare lucroso il mining di bitcoin? È una bella domanda, soprattutto in un momento come questo dove molti fattori macroeconomici sembrano voler entrare in gioco.
Quando si analizza l’andamento del Bitcoin è quasi certo che, se ad essere coinvolto è Elon Musk, il patron di Tesla, la volatilità rischia di essere in positivo e in negativo l’unica certezza. In queste ore si parla anche tanto di svolta green della criptovaluta: cosa c’è di vero?
Nel giorni in cui Coinbase sbarca a Wall Street il mercato americano inizia a muoversi poco mosso e il Bitcoin, dopo aver toccato nuovi massimi, retrocede quietandosi intorno ai 56 mila dollari.
Il Bitcoin prosegue la sua corsa verso obiettivi sempre più alti, ma è tornato sulle cronache non solo per il suo andamento importante, ma anche per un aneddoto che riguarda la rivista Wired e il suo mining.
Chi qualche mese fa suggeriva il palesarsi di un rally di Bitcoin in questo momento gongolerà per aver previsto bene: i BTC hanno infatti toccato quota 50 mila dollari lo scorso 16 febbraio e non sembrano essere intenzionati a scendere troppo da questi livelli.
