Criptovalute non cedono al crollo della SVB

Le criptovalute sembrano resistere bene alle conseguenze finanziarie del crollo della Silicon Valley Bank. Un atto questo che forse non tutti si aspettavano data la capacità del mercato delle criptovalute di essere molto volatile a seconda degli stimoli.

Anche il Bitcoin riguadagna terreno

In un momento in cui la Fed cerca in ogni modo di tenere calmi i mercati in seguito alla bancarotta della banca californiana, le criptovalute sembrano vivere questo particolare periodo con molta più calma rispetto ad altri. In poche parole il mercato delle monete digitali si sta dimostrando più resistente di quello che ci si aspettava.

L’esempio migliore per spiegare cosa sta avvenendo nel mondo delle criptovalute è quello di utilizzare l’esperienza della stablecoin USDC. Questa è ancorata al dollaro e dopo il crollo del 12% causato da dichiarazioni del suo creatore, il quale ha reso noto di avere investito in prodotti della Silicon Valley Bank, ha recuperato tutta la perdita senza problemi.

Il Bitcoin che era sceso poco prima della bancarotta a 22.000 dollari ha rimbalzato dal minimo raggiunto di 19.500 dollari fino a 26.400 dollari. Una crescita pari al 34% che non si vedeva da nove mesi. Tutto ciò è accaduto nel giorno in cui l’economia mondiale si è dovuta confrontare con quella che per molti mercati si è rivelata una delle giornate più brutte in assoluto.

Abbiamo fatto l’esempio di queste criptovalute, ma anche Ethereum, che era scesa di circa il 12% nei giorni della bancarotta, è poi rimbalzata facendo registrare un aumento del 30%. Alcuni esperti sottolineano come la preoccupazione del mercato delle criptovalute, sul lungo termine, sia legata a quello che è il futuro dei partner bancari fiat delle società che operano sullo stesso.

Preoccupazione ma sul lungo termine per le criptovalute

Va da sé che se dovesse venire a mancare in qualche modo il supporto di questi interlocutori finanziari sarebbero momenti tristi anche per le società che operano nel mondo delle criptovalute. Allo stesso modo però bisogna ricordare che anche proprio per la sua volatilità, questo ambito è in grado di sorprendere. Tutto sta al taglio che gli operatori che ci lavorano si troveranno a dare a ciò che avviene.

Quando si parla di criptomonete determinate pressioni geopolitiche possono essere più inficianti di un crollo finanziario. E lo stiamo vedendo proprio in questi mesi. Per quanto possa sembrare assurdo, il fallimento della Silicon Valley Bank con il successivo supporto della Federal Reserve invece di mandare in crisi le cripto è stato di aiuto per una loro ripresa. Sarà interessante vedere cosa accadrà nei prossimi giorni.

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