Telegram rinuncia a TON e Gram

Telegram abbandona Ton e Gram: in poche parole quella che sarebbe dovuta essere la blockchain di Telegram, non diventerà realtà.

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Perché Telegram rinuncia alla blockchain

L’annuncio è stato dato direttamente da Pavel Durov, il creatore della app di messaggistica, che da tempo (ben 2 anni, N.d.R.) cercava di lanciare non solo la rete ma anche la criptovaluta collegata.

A bloccare l’intero progetto è stata la Sec degli Stati Uniti, che è riuscita a bloccare il progetto considerato non adeguato agli standard di sicurezza necessari. Come ha spiegato Pavel in una lunga lettera il “no al progetto” è arrivato proprio attraverso la decisione del tribunale. L’uomo ha utilizzato una allegoria molto chiara: quella di una miniera d’oro e dei fondi messi dai lavoratori per poterla costruire e lavorarci, per spiegare quali sono state le conseguenze della decisione del giudice:

Poi arriva un giudice e dice ai costruttori della miniera: Molte persone hanno investito nella miniera d’oro perché erano alla ricerca di profitti. E non volevano quell’oro per sé, volevano venderlo ad altre persone. Per questo motivo non è permesso dare loro l’oro”. Se questo non ha senso per voi, non siete soli – ma questo è esattamente quello che è successo con TON (la miniera), i suoi investitori, e Grams (l’oro)“.

Semplificando, secondo la Sec è giusto sulla base delle stesse regole comprare Bitcoin ma non lo è comprare Grams.

Paradosso alla base della rinuncia alla blockchain di Telegram

durov ufficializza abbandono blockchain telegram

Come già anticipato vanno in fumo così due anni di lavoro del quale Pavel Durov si dice comunque orgoglioso: a livello tecnico infatti sia la rete sia la criptovaluta sarebbero state, secondo il proprio creatore, di qualità superiore sia per scalabilità che per velocità rispetto a Bitcoin ed Ethereum.

Sembra quasi assurdo, ma il giudice ha stabilito che i token gram non possono essere venduti non solo negli Stati Uniti ma anche nel resto del mondo e questo perché i cittadini statunitensi potrebbero acquistarli in altri paesi.

Piuttosto che impelagarsi in una causa lunga che prenderebbe troppo tempo e risulterebbe troppo dispendiosa, la società di Durov ha deciso di rinunciare al progetto della blockchain. Non manca un po’ di risentimento per la decisione obbligata, soprattutto a causa della norma che consente agli Stati Uniti di utilizzare “il loro controllo sul dollaro e sul sistema finanziario globale per chiudere qualsiasi banca o conto bancario nel mondo” che in questo caso si traduce nell’impossibilità di Ton e Gram di poter essere commercializzati fuori degli Stati Uniti

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