Crypto-porn: l’ascesa della truffa online

Il nome crypto-porn sta diventando in questi giorni un termine ricorrente per via della crescita esponenziale dei casi registrati in Francia: un fenomeno criminale che esiste da tempo e che con la crescita del valore dei Bitcoin sta trovando sempre più spazio.

email crypto-porn in aumento

Una truffa ben congegnata

Si parla di una truffa che non è conosciuta nonostante la diffusione perché spesso le caselle di posta sono settate per spingere direttamente in spam quei messaggi che vengono considerati sospetti secondo gli algoritmi della casella stessa, ma non poche persone ne sono rimaste vittima. Nel suo attacco la truffa del crypto-porn è molto semplice: si riceve una email che contiene una password che si è usata in passato e che è stata recuperata dall’hacker in questione con allegata una minaccia ben specifica. Quale? Quella della pubblicazione di video registrati di nascosto con la propria videocamera, alla quale l’hacker avrebbe avuto accesso.

Clip o immagini compromettenti a seconda della fantasia del truffatore: talvolta si spingono addirittura a minacciare la pubblicazione di porno che si avrebbe all’interno del proprio computer. Materiale che non verrebbe pubblicato in cambio di un pagamento in criptovalute, quasi sempre Bitcoin, in cifre che cambiano a seconda del malvivente che invia l’email.

In Francia in queste ultime settimane sembra esserci stato un boom di messaggi in tal senso, a tal punto che Yahoo Finance ne ha fatto scritto un articolo a riguardo.

Cosa fare se si riceve del crypto-porn

bitcoin pagamento crypto-porn

Cosa succede quando si riceve questa email? Niente in generale, sia perché di solito le caselle di posta le smistano nello spam, sia perché nella maggioranza dei casi chi naviga in rete per mestiere o assiduamente in base alla generazione di appartenenza ignora una simile minaccia se è conscio che la videocamera non punta su persone o se si rende conto immediatamente che si tratta solamente di un tentativo di estorsione non legato a nulla di serio.

C’è però anche chi, per la paura, paga e in Bitcoin. Quel che è importante comprendere è che spesso e volentieri le vecchie password vengono acquistate da piccoli truffatori direttamente dal dark web o da veri e propri hacker che difficilmente tentano di guadagnare in questo modo tentando di cogliere pesci ben più grandi. Se si ha timore dopo aver ricevuto una email crypto-porn è importante denunciare l’accaduto, soprattutto se si è pagato.

Solo in questo modo si potrà tentare di arginare il problema. Il dato interessante? In Francia questo tipo di truffa è in costante aumento, molto più del classico hacking di account o del phishing.

 

Lascia un commento