Stasis, Ceo dice no a stablecoin legate all’oro

Il ceo di Stasis non ama molto le stablecoin legate all’oro e ha deciso di rendere il suo pensiero palese a tutti, componendo un lungo comunicato stampa nel quale ha chiarito la sua posizione in merito al rapporto tra le criptovalute e questa materia prima.

ceo stastis contro stablecoin oro

Stablecoin legate all’oro non sono sicure

Gregory Klumov è stato abbastanza chiaro e ha coinvolto anche monete digitali di un certo valore come Tether Gold, partendo da una premessa che deve essere considerata importante: molte stablecoin non sono riuscite a produrre il valore o la spinta finanziaria che ci si sarebbe aspettata da loro. Stable Report offre delle statistiche molto interessanti in tal senso mostrando come circa 150 stablecoin sono già inattive o morte e almeno 40 progetti legati all’oro abbiano chiuso.

Partendo da qui non è difficile comprendere perché Klumov mostri una certa idiosincrasia nei confronti di questa tipologia di criptovalute e non è difficile comprendere quelle che sono le sue prime rimostranze affrontante nel comunicato stampa. Secondo il ceo di Stasis le stablecoin legate all’oro dovrebbero avere delle riserve d’oro depositate, fattore questo che produce spesso dei costi non indifferenti e il fatto che l’oro possa essere sostituito con il tungsteno renderebbe il mantenere enormi quantità di oro necessarie per una stablecoin renderebbe l’affare non ottimale per l’investitore interessato.

Motivi per non investire in stablecoin legate all’oro

stablecoin oro valide o no

Il ceo di Stasis Gregory Klumov ha tra le altre cose elencato una serie di motivazioni che secondo lui hanno portato le stablecoin legate all’oro a fallire: la prima tra tutte è la volatilità di questa materia prima, il cui valore cambia spesso in base a molti fattori tra i quali figurano anche i cambiamenti economici e geopolitici.

Le nuove generazioni poi considerano l’oro un materiale “antico”, qualcosa che non può portargli effettivamente del valore da spendere nell’immediato e amano al contrario le critptovalute, Bitcoin in testa e non per ultimo per quanto l’oro possa vantare una fornitura “illimitata” non si conosce l’ammontare delle riserve dei governi. Nel considerare “fallimentari” quasi tutti i progetti di stablecoin legati all’oro, Klumov sottolinea che vede Tether Gold e i suoi simili come uno dei tanti strumenti che per loro struttura rischiano di far nascere problemi nel settore delle monete digitali.

La criptomoneta del futuro? La sua EURS, la stablecoin peggata all’euro pronta a “colmare il divario” tra la finanza classica e quella digitale e non legata al dollaro. Avrà ragione? Di certo la sua appare essere una posizione di parte, ma diverse delle ragioni presentate relativamente alla debolezza delle stablecoin legate all’oro non possono essere confutate.

 

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