Le <a href="https://www.criptonews.it/le-5-cripto-che-hanno-registrato-i-maggiori-guadagni-nel-2023-unanalisi-approfondita/">criptovalute</a> saranno mai di uso comune? Da quel che suggerisce il rapporto “State of Crypto 2019” di <a href="https://www.criptonews.it/cosa-fa-blockchain/">Blockchain</a> Capital nel suo capitolo dedicato, non si tratterà di qualcosa che accadrà a breve termine, almeno per il momento.
Criptovalute pronte per uso di massa?
Uso comune in realtà andrebbe letto come uso di massa: sono infatti molti gli utenti a livello globale che eseguono transazioni in <a href="https://www.criptonews.it/come-vendere-bitcoin/">bitcoin</a> ed altre criptovalute, ma deve essere ammesso che le monete digitali non possono contare su quella fusione capillare che ci si aspetterebbe avessero. Il rapporto sottolinea due fattori importanti: il Bitcoin si sta diffondendo sempre di più tra i millennial ed il numero di sviluppatori impegnati nel settore delle criptomonete è in continua ascesa. Si tratta di una dimostrazione abbastanza evidente che l’interesse per questa materia prima esiste: se a ciò si aggiunge il fatto che anche quelli che sono i grandi investitori istituzionali stanno prestando maggiore attenzione alle criptovalute, va da sé che un maggiore coinvolgimento esista, e che sia aumentato in particolare questo anno con l’annuncio di Libra.
È stata proprio la stablecoin di Mark Zuckerberg, con i suoi potenziali ed alti numeri a far sì che i governi e le banche centrali si “svegliassero” sul tema, in alcuni casi lavorando “contro” la moneta digitale di Facebook.
Cosa deve cambiare per uno di massa
Basterà questo a rendere di massa l’uso delle criptovalute? Per quanto le cose si siano mosse rispetto al passato non è possibile ipotizzare un simile cambiamento sul breve termine. Di certo è nato un forte interesse per la tecnologia blockchain e tutto quello che essa rappresenta. I grafici atti a riprodurre l’attuale situazione nel rapporto di Blockchain Capital dimostrano che non si è, in nessun caso, nemmeno a metà del percorso dedicato a portare le monete digitali ad un uso di massa. Tra le maggiori problematiche da affrontare vi sono quelle relative alla sicurezza: senza una soluzione delle stesse difficilmente Bitcoin e le altre valute potranno divenire di uso comune al pari delle valute fiat.
Gli esperti pensano che le criptovalute saranno pronte ad un uso “mainstream” solo dopo il 2030 e quindi fra oltre dieci anni. In molti investirebbero in questa materia prima se gli strumenti come wallet e exchange venissero semplificati e se venissero creati modelli capaci di rendere più semplici anche le interazioni con le valute fiat.
Una maggiore intuitività quindi, unita a dei programmi di gestione semplici in grado di essere utilizzati con facilità per le proprie tentazioni: sarà possibile riuscire in tal senso?