Criptovalute, 2019 anno nero per i furti

Nella speranza che non accada più nulla in tal senso, già ora si possono tirare le somme e valutare come in quanto a furti le criptovalute hanno vissuto un anno che considerarlo nero non è affatto esagerato, soprattutto se si pensa alla quantità di criptovaluta rubata.

furti cripto nel 2019

Inizio anno nero per furti criptovalute

Il totale delle monete digitali sottratte illegalmente è infatti pari a 178 milioni di dollari suddivisi nei vari exchange attaccati lungo tutto il corso dei dodici mesi appena trascorsi. Da questo punto di vista l’anno funesto delle criptovalute è iniziato immediatamente intorno alle metà di gennaio quando Cryptopia venne attaccato e furono rubati dai suoi wallet ben 30 mila ETH, pari a 23 milioni di dollari. Un nuovo attacco venne perpetrato dopo sole 2 settimane, portando dopo qualche mese alla chiusura dell’exchange che non fu in grado di affrontare le conseguenze di ciò che aveva subito.

Minore entità, ma sempre influenti per coloro che vi depositavano i propri soldi digitali sono stati gli attacchi di marzo nei confronti di DragonEx al quale furono sottratti 5 milioni di dollari in BTC, ETH, USDT, EOS e ABBC e quello nei confronti di Bithumb che ha perso oltre $19 milioni (12 milioni di EOS e 6 milioni di XRP) ma è riuscito a tornare alla sua normale attività dopo soli due mesi nonostante la grande perdita.

Ancora incerta la posizione di UpBit

attacchi ad exchange cripto

Binance è stata la vittima di maggio, con una perdita incredibile di 7 mila bitcoin per oltre 40 milioni di dollari: diversi analisti riportano questa come causa la flessione del leggero crollo del prezzo dei BIT, ma anche in quel caso, l’exchange è stato in grado di rimettersi in piedi da solo, data la protezione che aveva attivato con il fondo SAFU. Lo stesso mese anche Gatehub venne colpito, per un danno di 9,2 milioni di dollari in XRP.

Giugno è stata la volta di Bitrue, che ha dovuto rimborsare gli utenti colpiti dalla perdita mentre luglio è toccato a BITPoint, al quale sono stati sottratti circa 28 milioni di dollari. Gli attacchi sono stati fermi fino allo scorso 27 novembre quando all’exchange coreano UpBit sono tati rubati 342mila Ethereum (ETH), per un danno di circa 50 milioni che ancora non si sa se l’azienda sarà in grado di affrontare.

Le risposte giunte finora non sono molto approfondite e per il momento gli utenti dell’exchange hanno solo la certezza di dovere attendere che venga reso noto se vi sarà la possibilità di un risarcimento diretto o meno.

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