CBDC svizzera, esperimento riuscito

Dicembre si sta rivelando un mese importante per le criptovalute in tutto il mondo e tra i successi annoverati non si può non calcolare quello raggiunto dalla Banca dei Regolamenti Internazionali (BRI) e dalla la Banca nazionale svizzera (BNS) le quali hanno reso noto che l’esperimento sulle CBDC si è svolto senza problemi.

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Un traguardo più importante di quel che sembri

A molti potrà sembrare un traguardo irrisorio, ma nella realtà dei fatti tutti i test eseguiti per verificare la possibilità della nascita di una valuta digitale sono in realtà necessari per arrivare un giorno anche a protocolli condivisi che rendano più semplice la gestione di questi elementi del mondo finanziario. Il test, annunciato ad ottobre, si è concluso prima della fine dell’ano come previsto. Il progetto Helvetia, ha mostrato con successo la fattibilità di due proof of concept (PoC) progettati  appositamente per regolare gli asset digitali su un registro distribuito con denaro della banca centrale.

Entrando nello specifico sono stati messi a confronto due test, uno relativo al collegamento di un sistema di pagamento esistente a un registro distribuito e uno che era legato all’emissione di una CBDC.

Ovviamente si tratta di sperimentazione tecniche e legali relative a una stablecoin di stato, se così la vogliamo definire, che al momento non è nemmeno previsto raggiunga l’utente finale. Un suo eventuale uso sarebbe infatti dedicato agli operatori del settore e alle istituzioni finanziarie.

Soddisfazione per l’esperimento riuscito

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La soddisfazione per l’esperimento è stata grande, sia da parte degli esperti della Banca dei Regolamenti Internazionali e da quelli della Banca nazionale svizzera. Il test, va sottolineato, era legato all’emissione di una CBDC all’ingrosso su una piattaforma distribuita di asset digitali, con tanto di collegamento della piattaforma al sistema di pagamenti all’ingrosso già esistente. E i risultati ottenuti hanno dimostrato la fattibilità sia dal punto di vista tecnico che giuridico: un fattore che non dovrebbe essere ignorato dato che l’uso di una CBDC può possedere molti vantaggi applicativi ma allo stesso tempo rendere difficile una gestione corretta della governance e della policy relativa.

Secondo gli operatori, soprattutto questi ultimi poblemi potrebbero essere evitabili collegando invece la piattaforma DLT ai sistemi esistenti. Ad ogni modo è ancora presto per preeoccuparsi di alcuni scenari. Ha dichiarato il membro della Direzione generale della BNS, Andréa M. Maechler a proposito del progetto Helvetia:

È necessario ulteriore lavoro; i prossimi passi consistono nell’acquisire una migliore comprensione delle complessità pratiche e delle implicazioni politiche della CBDC all’ingrosso. Devono essere esplorate diverse scelte progettuali che consentano compromessi tra rischi e benefici.

 

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