Privacy Coin, boom nel 2020?

Sarà boom per le privacy coin nel 2020? Senza dubbio questa tipologia di criptovalute sta attirando molto più del solito l’attenzione degli investitori in monete digitali.

privacy coin crescono ancora

Privacy coin dai maggiori rialzi

Va sottolineato che si tratta di un trend iniziato prima dell’emergenza causata dal Coronavirus. Già a gennaio infatti sembrava che il settore volesse recuperare (e non poco) terreno rispetto al Bitcoin e altre cripto che non fanno della privacy il loro fulcro primario.

Tecnicamente parlando le privacy coin hanno fatto registrare rialzi davvero importanti in questi ultimi mesi, sebbene tra i più il loro andamento possa essere andato “perduto” nello sforzo di analizzare e osservare una valuta come il Bitcoin. Tra quelle che hanno fatto meglio figura senza dubbio Dash (DASH). Questa valuta, che al momento si trova al 20esimo posto tra le cripto maggiormente capitalizzate, è una di quelle che hanno fatto segnare uno dei rialzi più importanti pari a circa l’80% nonostante alcuni momenti di cedimento.

Monero è un’altra altcoin che sta andando bene: al 14esimo posto per capitalizzazione generale tra le criptovalute è spesso “ignorata” ma ha fatto segnare da gennaio un guadagno più o meno stabile che gira intorno al 20%. Si muove bene anche ZCash (ZEC) che fa segnare un rialzo nell’ordine del 30%. Insomma, la privacy sembra essere divenuto un valore importante anche all’interno del mercato delle criptovalute.

Cosa accadrà alle privacy coin

dash tra le migliori privacy coin

Tutte le monete citate all’interno del paragrafo precedente presentano una caratteristica principale molto importante, ovvero la capacità di garantire l’assoluto anonimato nelle transazioni. Qualcosa che non è tipico di tutte le criptovalute e che ha dovuto combattere, per affermarsi, anche con le decisioni prese da diverse autorità nel mondo che nello sforzo di garantire la privacy dei cittadini hanno creato non poco scompiglio alle società di questo settore.

Sembra un paradosso ma è proprio ciò che è accaduto: nonostante ciò, come ampiamente illustrato le privacy coin sono state in grado di muoversi nel modo giusto, capitalizzando l’interesse su di loro e riuscendo a crescere. Dash è stato senza dubbio il caso più emblematico e risonante, essendo stata la moneta digitale, secondo i suoi programmatori, una delle cripto più amate in Venezuela.

Tutto quindi farebbe pensare che il 2020 possa rappresentare per le privacy coin il momento del boom: quel che certo è che l’attenzione di tutti ora è stata attirata. Saranno in grado queste valute di “superare” Bitcoin, dotato di un pubblico registro dove l’anonimato è garantito ma la totale privacy no? Sarà curioso osservare quel che accadrà dal punto di vista finanziario nei prossimi mesi.

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