Eth, Upbit conferma l’avvenuto furto

UPbit ha purtroppo confermato ufficialmente una voce preoccupante che si stava man mano diffondendo: è stata vittima del furto di 342.000 ETH, equivalenti a 58 miliardi di won e quindi circa 50 milioni di dollari.

furto eth su upbit

Come si è svolto il furto ad UPbit

A confermare l’avvenimento ci ha pensato direttamente Lee Seok-woo, il CEO della società Doo-myeon che si occupa di gestire l’exchange. Il manager ha dovuto ammettere che è stata questa la ragione alla base della sospensione dei servizi di prelievo e deposito. Per chi non ne fosse a conoscenza UPbit è un exchange coreano, molto attivo in Corea del Sud, in Indonesia e Singapore e questo furto potrebbe avere conseguenze molto importanti sul suo funzionamento: secondo i numeri forniti da CoinMarketCap lo stesso ha un volume giornaliero di circa 130 milioni di dollari ed un “incidente” di questo genere difficilmente potrà passare inosservato, soprattutto se si tiene conto del fatto che sul suddetto exchange il cambio ETH/KRW è la terza coppia per scambi, con un volume giornaliero di 13 milioni di dollari.

Nello spiegare cosa è successo il CEO, oltre a scusarsi per ciò che è accaduto ne ha spiegato le specifiche: il furto, si è scoperto, è avvenuto alle 13:06 (ora locale) dello scorso 27 quando la cifra sopracitata, è stata trasferita dal wallet “Ethereum Hot Upbeat” ad un wallet sconosciuto.

Cosa accadrà ad UPbit dopo furto

attacco hacker ad upbit

Il problema ora, per i clienti e per la società che gestisce l’exchange, sta nella garanzia dei fondi rubati. Lee Seok-woo ha già dichiarato che per garantire i fondi dei clienti quelli che saranno gli ETH mancanti saranno coperti da asset di UPbit: il problema è che ancora non è stato spiegato cosa verrà effettivamente utilizzato ed in quale quantità. Al momento i fondi custoditi da UPbit sono stati trasferiti su cold wallet e la stima per la ripresa del servizio di deposito e prelievo dovrebbe ripartire tra due settimane.

Il condizionale è necessario però: ciò che l’esperienza insegna è che grandi nomi del settore, derubati, grazie a fondi propri e quelli dell’assicurazione sono riusciti a ricoprire i danni ed a continuare ad esistere mentre altri più piccoli, davanti a cifre minori non ne sono stati capaci. UPbit deve far fronte ad un ammanco di 50 milioni di dollari ed al momento non si sa se possiede assicurazioni o abbastanza fondi per provvedere alla risoluzione dei problemi. E’ importante comprendere che se l’exchange non sarà in grado di trovare abbastanza fondi, potrebbe scattare la liquidazione della società, rendendo difficile la restituzione dei propri soldi ai clienti.

Lascia un commento