Cardano, l’interoperabilità e Litecoin

Cardano è uno dei progetti cripto attualmente ritenuti più interessanti dall’intero settore per via delle sue promesse non solo di essere una piattaforma di base per la creazione di app decentralizzate ma anche per il suo possibile lavoro nel campo dell’interoperabilità.

cardno e litecoin

Interoperabilità con Litecoin

Sebbene questa blockchain sia conosciuta ai più per il fatto che si pone come alternativa ad Ethereum, ad essere interessante per ciò che concerne i suoi obiettivi è senza dubbio la possibilità di una interoperabilità importante e nel caso specifico con Litecoin.

In una clip pubblicata da Charles Hoskinson, CEO di IOHK e persona dietro lo sviluppo della blockchain di Cardano, l’uomo ha affrontato proprio questo tema. va sottolineato che da tempo Cardano e la Litecoin Foundation collaborano nel campo delle criptovalute. Tale “unione” è legata al fatto che sia David Schwartz che Hoskinson avevano pensato all’implementazione di un “Velvet Fork” e alla creazione del NiPoPoW, sigla quasi impossibile da pronunciare che significa Non Interactive Proof of Work. Il fork sopracitato, va sottolineato, non sarà obbligatorio per gli utenti.

Si tratta comunque di un aggiornamento molto grande che per essere implementato in modo definitivo ci metterà molto tempo. E se su Litecoin l’implementazione è scontata per via della collaborazione tra le due aziende, secondo Hoskinson questo sistema potrebbe essere implementato sulle blockchain legate ad un sistema di consenso simile a quello di Litecoin, ovvero Dash e Zcash.

Progetti con IOTA in arrivo

cardano e IOTA

In tal senso diventa importante osservare anche l’interesse nel progetto di interoperabilità del co-fondatore di IOTA, Dominik Schiener: questi ha contattato Hoskinson per creare un ponte anche con la sua di blockchain al fine di collegarsi con Cardano: tecnicamente parlando non è possibile dare per scontato che sia possibile, ancor prima di verificare se la community di IOTA sia davvero intenzionata a presentare una richiesta formale.

Eventuali passi in avanti su questa strada dipenderanno strettamente anche da come si evolveranno lo sviluppo e l’aggiornamento di IOTA in atto in questo periodo: una volta conclusasi questa fase e attivo IOTA 2.0 sarà possibile analizzare se davvero l’interoperabilità con Cardano sarà possibile e come implementarla.

Una simile unione di intenti sarebbe ottimale anche per Cardano. IOTA infatti rappresenterebbe una via importante di ingresso nell’IoT o Internet of Things al fine di implementare e utilizzare la blockchain anche in questo settore: è innegabile che per come la tecnologia si sta evolvendo e con essa i dispositivi a disposizione, la catena e le sue peculiarità potrebbero trovare ampio spazio di applicazione.

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