Coronavirus, aumenta domanda stablecoin

L’impatto dell’emergenza Coronavirus a livello globale sta mettendo a dura prova le criptovalute tradizionali ma sembra “far bene” alle stablecoin, la cui domanda sta incrementando giorno dopo giorno.

lo strano caso delle stablecoin in crescita

Una crescita legata alla sicurezza

Lo rende noto Jeremy Allaire, co-fondatore e CEO di Circle, la società che insieme a Coinbase emette nel mercato USDC, in un tweet che non potrebbe essere più chiaro:

USDC in forte aumento di domanda di mercato negli ultimi giorni, raggiungendo un nuovo ATH a $ 568 milioni in circolazione. Affascinante vedere la ‘fuga verso la sicurezza’ nel mercato crypto, ma anche richiedere liquidità in USD di alta qualità per i mercati”.

Un commento che deve far riflettere sulle dinamiche finanziarie in questo momento di crisi: ci troviamo infatti davanti a quella che può essere definita senza paura di sbagliare una “infrastruttura monetaria” nuova, completamente basata su blockchain e digitale che sta funzionando nonostante il triste trend dei mercati in questo momento.

Allaire è convinto che la domanda dei dollari crypto potrebbe aumentare in modo sostenuto a causa della necessità e desiderio delle persone e delle aziende di poter inviare con sicurezza e senza troppi problemi pagamenti di ogni tipologia. Non solo: finita l’emergenza dettata dalla pandemia di Coronavirus le aziende potrebbero aver bisogno di “infrastrutture decentralizzate e trustless con dollari programmabili” e le stablecoin assicurano tutto ciò.

Come si comportano le stablecoin

stablecoin in crescita

Va detto contestualmente però che questo aumento di domanda di mercato non riguarda indiscriminatamente tutte le stablecoin che sono ancorate al dollaro statunitense. Tether (USDT) sicuramente ne sta beneficiando essendo tra le altre cose la stablecoin attualmente esistente con la capitalizzazione di mercato più grande e di conseguenza anche essa come USDC sta sperimentando un aumento della domanda. Anche Binance USD (BUSD) sta crescendo nonostante il suo non essere eccessivamente “nota”.

Per  ciò che concerne le altre stablecoin vi è ad esempio Paxos Standard (PAX) che sta osservando una crescita della domanda, ma nel suo caso l’aumento sembra essere simile (e aspettato) come quello verificatosi a metà febbraio e quindi ci si aspetta un nuovo calo.  Anche TrueUSD (TUSD), quarta in ordine di grandezza sul mercato è in crescita, ma è ancora lontana dai suoi livelli massimi d’inizio 2019.

Quel che è possibile verificare in linea generale è che le stablecoin di cui abbiamo parlato, essendo ancorate al dollaro, instillano in investitori e persone che hanno bisogno di operare maggiore fiducia delle classiche criptovalute basate su blockchain come Bitcoin che soprattutto in questo periodo hanno mostrato di essere vittime di una volatilità molto importante.

 

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