Se parliamo di Bitcoin cosa ci aspetta per la fine dell’anno? E’ possibile fare delle previsioni adeguate in tal senso? Di certo possiamo azzardare alcune ipotesi su cosa potrebbe succedere nei prossimi due mesi, rimanendo cauti e ricordando quanto questo mercato possa essere davvero volatile.
La situazione attuale di Bitcoin
Al momento il Bitcoin viene scambiato intorno a 110.921 dollari. E possiamo dire che Il prezzo attuale riflette una fase di consolidamento dopo gli ultimi movimenti al rialzo. Attualmente però il mercato sembra volersi muovere con più cautela portando gli operatori a valutare i segnali con particolare attenzione. Soprattutto per quel che riguarda gli elementi macroeconomici, le politiche monetarie e le potenziali normative.
Negli ultimi mesi il Bitcoin ha potuto sfruttare un forte interesse istituzionale, in particolare attraverso l’ingresso di capitali in ETF basati su BTC, che ha alimentato la fiducia nel settore cripto.
La prospettiva di politiche monetarie più accomodanti da parte delle banche centrali con potenziali tagli dei tassi, tra l’altro, è vista da molti come un fattore che potrebbe favorire una ulteriore crescita delle crypto e quindi anche di Bitcoin.
Non dobbiamo però scordare la volatilità nel mercato e i suoi potenziali effetti. Al momento non sono da escludere né un correttivo né una fase laterale, soprattutto se emergessero segnali negativi dall’economia globale. O ancora l’introduzione di norme restrittivee verso l’universo delle criptovalute.
Per quel che riguarda i prossimi due mesi, uno scenario probabile è che il Bitcoin rimanga in un range moderato,
oscillando senza grandi esplosioni né crolli. Alcuni analisti prevedono che possa muoversi tra circa 90.000 e 100.000 dollari. La ragione starebbe nello spazio compreso tra il sostegno derivante dall’interesse istituzionale e gli effetti incerti causati dal regolamento del settore, dall’andamento dei tassi e dall’inflazione.
Non ci si aspetta grandi trend di crescita
Nonostante possibili test di resistenza o supporto gli esperti non si aspettano il superamento di forti soglie al rialzo. Soprattutto in assenza di novità macroeconomiche positive. I più ottimisti prevedono uno scenario (rischioso) di crescita, partendo dal presupposto che il Bitcoin riesca a rompere una fase di stabilità innescando un trend rialzista spinto dal continuo ingresso di capitali istituzionali e da aspettative favorevoli sui regolatori.
In questo caso, nel giro di uno o due mesi, il prezzo potrebbe tentare di spingersi verso nuove resistenze superiori, avvicinandosi ai massimi recenti con l’obiettivo di raggiungere i 120.000 dollari e superarli. Modelli e previsioni algoritmiche suggeriscono che una leggera ripresa in questo mese potrebbe portare a una crescita moderata. Ma dobbiamo comunque tenere conto dei margini di errore e delle oscillazioni.
Detto ciò dobbiamo ricordare che qualsiasi previsione non può essere presa per oro colato. E che è accompagnata da incertezza dato il gran numero di variabili che possono influenzarne l’adattamento, tra le quali spiccano shock globali geopolitici o economici, politiche monetarie più aggressive o normative restrittive.